Vi siete mai fermati per un attimo a guardare nell’erba? Nella vostra vita vi siete mai chiesti cosa c’è là sotto, e se vale la pena prendersi un po’ di tempo per osservare? Probabilmente no, perchè purtroppo nel mondo frenetico di oggi non c’è tempo. Non c’è tempo per soffermarsi sui prodigi che ci circondano, perchè poi si rischia di passare per persone strambe. Dopotutto, obietteranno alcuni, ci sono così tante cose da fare e da vedere in questo nostro piccolo mondo frettoloso che ci siamo creati! Districarsi nella marea di persone per strada, controllare Facebook, rispondere su Whatsapp, fare shopping, guardare le partite di calcio, ballare in discoteca. Per esperienza personale, so che è dura essere “diversi”. Eppure, quando si sente l’irrefrenabile desiderio di mandare tutto il mondo a quel paese e sedersi nell’erba, non esiste nient’altro. Io queste sensazioni le ho sempre avvertite, e sono sempre state più forti di me. Chi se ne frega di quello che pensano gli altri? Chi se n’è mai fregato? Ma sì, tanto loro non posso capire, loro non possono vedere. Per loro l’erba è solo un tappeto verde da calpestare, per me l’erba è un universo dove avvengono mille miliardi di storie nello stesso momento. Storie avvincenti, emozionanti, dove a farla da padrone è solo la natura, con la sua immensa fantasia, la sua bellezza e -se vogliamo- la sua crudeltà. Dite quel che volete, fate quel che volete. Prendetemi pure in giro, continuate a giocare a calcetto, continuate a essere tutti uguali, a vivere nel vostro piccolo mondo. Con gli occhi chiusi. Ecco quel che pensavo allora, quando già da bambino mi chinavo in cerca di lombrichi. Ecco quel che penso tuttora, quando ogni volta che mi reco in campagna si spalanca un mondo dinanzi a me laddove gli altri vedono solo “erba”. E ringrazio la mamma di avermi fatto così, perchè gli altri non sanno cosa si perdono. Io riesco a vedere una dimensione nascosta, e solo chi ha il mio stesso “dono” può capire. Non fraintendetemi, non voglio vantarmi. Mi ritengo solo molto fortunato a poter vedere cose che molti non vedranno mai. Io non ho nessun merito, perchè evidentemente sono nato così. L’unico merito che ho, forse, è quello di non rassegnarmi a vivere in un mondo di automi.
Chinatevi e guardate. Senza paura, prima che sia troppo tardi. Avete una sola vita a disposizione per accorgervi della magia che si snoda intorno a voi. Creature piccole, pazze, dalle forme originali, fantasiose, colorate, nelle loro faccende affaccendate. Madre Natura ha davvero riversato tutta la sua fantasia nel creare gli insetti, i veri dominatori della Terra, presenti nell’aria e sotto i nostri piedi in un numero che non possiamo nemmeno lontanamente immaginare: più di un milione di specie conosciute, molte altre ancora da scoprire. Da soli compongono i cinque sesti di tutte le specie animali note finora. Gli insetti agiscono per istinto, sono brutali, per loro non esiste etica ma solo sopravvivenza. Possono sembrarci spietati, ma ognuno di loro fa solo quel che deve per trasmettere alla generazione successiva il suo DNA. Se fossimo alti pochi millimetri, sarebbe impossibile pensare anche soltanto di ragionare con un insetto. Eppure sono incredibilmente affascinanti. Pensate alle formiche, che popolano in maniera sconfinata ogni metro quadrato di terreno su questo pianeta. Insetti sociali, che si comportano come un super-organismo, suddivise in caste con compiti precisi. Lo stesso dicasi per le api, importantissimi impollinatori che ronzano di fiore in fiore con lo scopo di raccogliere il nettare per la colonia. Vogliamo parlare dei coleotteri? L’ordine più numeroso di insetti consiste in specie protette da un vero e proprio astuccio coriaceo, formato dalle elitre (il primo paio di ali indurito e modificato) spesso colorate, cangianti, metalliche. Ogni insetto occupa la sua nicchia, e mentre alcuni si nutrono di piante altri sono spietati predatori di…altri insetti. Un prato, dal loro punto di vista, può essere una vera e propria foresta sconfinata dove ogni giorno vengono praticate battute di caccia, strategie difensive, agguati, corse agli armamenti. E molte di queste creature non si sono accontentate del terreno per inscenare la loro vita quotidiana: gli insetti hanno letteralmente conquistato i cieli. Pensate alle mosche, alle zanzare, o ai veri campioni del volo come le libellule. Specie provviste di enormi occhi composti, che coprono quasi tutto il capo e che forniscono all’animale un campo visivo impressionante. Con la loro forma simile a quella di un elicottero e la capacità di muovere le loro quattro ali distintamente le une dalle altre, possono restare immobili in aria, volare all’indietro, ghemire una mosca in volo. E prima di diventare adulte, le libellule passano anche un po’ di tempo in acqua: potremmo chiamarle “insetti anfibi”. Nelle prime fasi della loro vita sono il terrore di molti organismi acquatici. Ma com’è possibile che le libellule possano vivere prima in acqua e poi nell’aria? Tutto è possibile per gli insetti, e molti di loro prima di diventare adulti passano uno stadio di larva, dove hanno aspetto e abitudini molto diverse da quelle del cosiddetto “insetto perfetto”. Alcune cicale passano molti anni sottoterra prima di emergere e passare un’estate a cantare. Molte specie di coleotteri passano mesi o anni nel legno marcio a mangiare prima di vivere poche settimane come adulti, nella loro forma definitiva. Pensate ad altri insetti emblematici come le farfalle, che nascono come bruchi e passano un certo periodo di tempo cercando di non farsi notare e abbuffandosi di foglie. Quando un bruco costruisce una crisalide (o pupa), non esiste parola in nessuna lingua in grado di descrivere quel che succede là dentro. Fatto sta che dopo alcuni giorni dalla pupa emerge una creatura dell’aria, con ali colorate e dai disegni sorprendenti. Com’è possibile? Il miracolo della vita. Ma questa è solo la punta dell’iceberg: esistono altri insetti sorprendenti, come le mantidi religiose, gagliardi cacciatori all’agguato, le cavallette e i grilli, o ancora le crisope, simili a vetro verde soffiato, le coccinelle, o le sorprendenti lucciole che, grazie a una reazione chimica, producono luce e inondano di stelle i campi nelle sere d’estate. E non pensiate che questo piccolo grande universo sia popolato solo dagli insetti propriamente detti: una moltitudine di altre creature è lì nell’erba, e svolge la sua essenziale funzione. Ragni e scorpioni, predatori primitivi ma incredibilmente sofisticati ed evoluti. E ancora, i curiosi porcellini di terra, i millepiedi, i lombrichi. Un popolo dalle infinite forme. Poi, basta una giornata di pioggia ed ecco chiocciole, lumache, salamandre e raganelle.
Sta a voi decidere cosa fare. Volete davvero perdervi tutto questo? Secondo la mia personale opinione, una persona non potrà mai affermare di aver vissuto veramente fintanto che non si sarà resa conto di quel che avviene tutt’intorno. Prendetevi un po’ di tempo, prima che sia troppo tardi. E non pensiate che ci si debba recare per forza in posti lontani, come ad esempio boschi di alta montagna o foreste pluviali. Queste meraviglie della vita sono a pochi centimetri dal nostro naso, basta un metro quadrato di verde, un albero, un aiuola, un piccolo giardino di città. Guardate sotto i vostri piedi, e cominciate a vivere. Per puntare in alto bisogna partire dal basso…