Sarà in scena al Teatro MARCONI di Roma, nei giorni dal 15 al 17 Aprile, lo spettacolo “NUDO PROPRIETARIO 2.0 “, interpretato da RODOLFO LAGANA’ e coadiuvato in scena dai bravi Gianni Quinto (attore e regista poliedrico) e da Roberto Giglio (bravo musicista che ha scritto alcune canzoni eseguite durante lo spettacolo) che interpretano i 2 neuroni rimasti (la Memoria e la musica) al protagonista.
Il Teatro Marconi di Roma rappresenta la penultima tappa del “Raccordo Anulare World Tour”,iniziativa volta a portare il teatro nelle periferie romane a prezzi popolari, dando così a tutti la possibilità di vivere l’emozione di uno spettacolo dal vivo.
Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Ghione per poi passare al Festival romano di Villa Ada, proseguendo per il Teatro Tirso, il Salone Margherita, arrivando al Teatro Marconi per poi concludersi al Teatro Nino Manfredi di Ostia.
Lo spettacolo è un misto di comicità, romanticismo, irrazionalità e tanta musica in cui Laganà (anche se purtroppo canta in playback), partendo da una riflessione sul fatto che tutti desiderano sempre avere un’età diversa da quella che hanno, senza fare i conti con quella che hanno in realtà, racconta la parabola della sua vita, affrontando il rapporto con la tavola e tutti i tipi di diete che ha provato soffermandosi in particolar modo sul cibo biologico e la medicina omeopatica; prosegue il suo viaggio della memoria con il rapporto con gli altri, col sonno, col sesso, con la politica, con la religione.
Ci sono anche esilaranti riflessioni sulla sua generazione che è costretta ad adeguarsi ai cambiamento, al multimediale, ai Social Network ed in particolare a Facebook (con i Mi piace e i Condivido), alle tessere del bancomat, alle odissee nel traffico e prende spunto per parlare della sua Roma.
«Sto facendo tanti percorsi. Sarà per questo che non mi ricordo mai dove ho parcheggiato la macchina», scherza l’attore.
“Ho 59 anni – continua Laganà – e non me ne pento. Ma dall’alto di quel single scaduto che sono, posso dirvi questo: l’età cambia il carattere. Infatti prima al computer usavo il 12, ora se non metto minimo il 24 vedo solo una macchia nera”.
Lo spettacolo è una divertente e surreale descrizione delle varie tappe dell’ età e del viaggio che ognuno di noi intraprende, ovvero quello della vita.
“Se per esempio a 30 anni un uomo compra casa, per i successivi quaranta dovrà solo pagare mutuo, Ici, Tares, e tasse. A 70 anni, quando finalmente pensa di essere il proprietario di quella casa, la prima cosa che farà è andare dal notaio per decidere a chi la deve lasciare”.
“Dopo cinque anni di assenza – ha detto l’attore – sentivo il bisogno di ritornare alla forma artistica che mi ha sempre caratterizzato: il one man show”.
Prima di concludere il suo esilarante e quasi surreale spettacolo – dura quasi 2 ore – Rodolfò Laganà ripropone dal suo vasto repertorio un monologo esilarante che è sempre attuale e parla anche della sua malattia – la sclerosi multipla – in modo scherzoso e raccontando aneddoti che lo hanno portato a considerare che nella vita bisogna condividere tutto con gli altri, sia nel bene che nel male come può essere la malattia per poter dare speranza e fiducia a chi soffre.
Rodolfo Laganà asserisce che “per essere Nudi proprietari della propria vita bisogna prima di tutto fare una cosa: rimpadronirsi del proprio tempo, liberi da ogni schiavitù che inganni la mente e si può ancora essere liberi di sognare» .”