Da venerdì 27 a domenica 29 gennaio al Teatro Eleonora Duse va in scena Antichi maestri che la rinomata compagnia Lombardi – Tiezzi, insieme a Fabrizio Sinisi, ha tratto dall’ultimo romanzo di Thomas Bernhard. Il regista Federico Tiezzi ha dato vita a diversi allestimenti bernhardiani, dimostrando grande congenialità con la prosa lucida, sferzante ed ironica dell’autore austriaco, come attestano i numerosi premi vinti con L’apparenza inganna.
Antichi maestri, interpretato da Sandro Lombardi, Martino D’Amico e Alessandro Burzotta, è una raffinata tragicommedia sul senso dell’arte, sulla consolazione della bellezza, sulla nevrosi della modernità, costruita sulle contraddizioni e i nonsense che attraversano la nostra vita.
Dopo la morte della moglie, Reger, un eccentrico intellettuale viennese, trascorre il proprio tempo in una celebre pinacoteca cittadina, fissando per ore una tela del Tintoretto e riflettendo sulla inesorabile decadenza del mondo. A contrappuntare l’amara disillusione di Reger è Atzbacher, un giovane e rigoroso scrittore, anch’egli amante dell’arte. E proprio i loro punti di vista divergenti danno luogo ad appassionato confronto su temi esistenziali: quale funzione ha l’arte nella nostra vita? Quali limiti abbiamo nel comprendere la bellezza? La felicità è nella società o nella solitudine? In cosa possiamo trovare la verità e la salvezza? Ad osservare i due visitatori, un guardiano del museo che, passando di stanza in stanza, diventa testimone del loro dialogo sempre più coinvolgente.
Nelle note di regia Federico Tiezzi afferma: «Nel romanzo, pubblicato con il sottotitolo non trascurabile di Commedia, Bernhard, tra esilaranti elucubrazioni e ciniche invettive contro il mondo dell’arte, la città di Vienna e i suoi abitanti, innesca un feroce divertissement che si snoda su una pluralità di punti di vista, verso quello che lo scrittore austriaco considera simbolo dell’ipocrisia per eccellenza: l’essere umano. Io ho immaginato uno spettacolo sul vedere, sulla visibilità. Ho voluto riflettere ed analizzare i procedimenti della visione e del linguaggio teatrale. In fondo sempre di un quadro si tratta, sebbene sia un quadro scenico».
Lo spettacolo va in scena al Teatro Eleonora Duse: venerdì alle ore 20.30, sabato ore 19.30 e domenica ore 16.
Info teatronazionalegenova.it
Patrizia Gallina
(Foto fornite dall’ufficio stampa)