Secondo appuntamento con la rubrica #RoadtoSanSiro e tantissime sorprese che andremo ad analizzare assieme. Siamo già giunti alla seconda giornata dei gironi eliminatori di Champions League ed il prossimo appuntamento significherà il raggiungimento del “giro di boa” per tutte le squadre con la conclusione dei match d’andata, cui ovviamente seguiranno altre tre giornate per gli incontri di ritorno.
Poche squadre sono riuscite a riconfermarsi, molte sono inaspettatamente cadute, altre ancora hanno sorpreso, ma ciò che davvero conta sottolineare è l’altra faccia della Juventus mostrata in queste prime due partite europee: nulla a che vedere con quella distratta e mediocre di inizio campionato (solo 5 punti in 6 partite). Nelle notti che contano, come d’altronde successo anche ieri contro il Siviglia, la Vecchia Signora ha saputo tirare fuori le unghie e dimostrare che la rosa è valida e pronta a vincere, forse non in Serie A, ma in Champions bisogna tenere alto il nome dell’Italia oltre a vendicarsi di quel maledetto 3-1 subito dal Barça nella finale persa la scorsa stagione. Bianconeri e spagnoli arrivavano entrambi da due vittorie importantissime su Manchester City e Borussia M’Gladbach con 3 punti sulle spalle. Le statistiche molto spesso lasciano il tempo che trovano, ma stavolta riteniamo non siano un caso i 24 tiri in porta della Juve contro il misero 1 del Siviglia, segno di solidità e compattezza per la difesa dei torinesi che ha recentemente perso Caceres per cattiva condotta e Lichtsteiner (che non è un difensore centrale, ma può giocare terzino in una difesa a 4) per problemi cardiaci (in bocca al lupo Steph!). Il vantaggio arriva in finale di primo tempo (41′) con la rete di Alvaro Morata che sigla il suo settimo gol in 14 partite di CL con la maglia della Juve, il secondo in due match in questa stagione. Numeri che non lasciano indifferenti ma che fanno riflettere sullo stato di forma europeo del giocatore spagnolo che colpisce un Siviglia povero di Llorente il quale non è riuscito a recuperare per il match contro la sua ex squadra. Nel secondo tempo la partita segue lo stesso copione, con i bianconeri che cercano di chiuderla mentre gli spagnoli di ripartire in contropiede. All’80’ esce in un’ovazione Morata per lasciare spazio a Zaza: all’ex Sassuolo bastano 7′ per entrare nel tabellino dei marcatori, 2-0 e adios!
Passiamo all’altra italiana: se l’1-1 con il Barcellona lasciava presagire una grande cavalcata, il 3-2 subito con i modesti bielorussi del BATE suona come un improvviso dietrofront e rischia di tagliare già fuori i giallorossi dalla qualificazione agli ottavi. Sarebbe forse stato meglio perdere all’esordio con i blaugrana, ma poi stravincere in terra bielorussa portando a casa comunque 3 punti. Invece dopo 2 giornate la Roma ha solo un punto ed è costretta ad occupare l’ultimo posto nel suo girone. Garcia riuscirà a trasmettere ai giocatori la carica per battere il Bayer Leverkusen tornando di fatto a contendersi un posto da protagonista in questa Champions? Vedremo. Intanto la partita di Borisov ha avuto due facce: una prima a profonde tinte gialloblu nel primo tempo con i padroni di casa che passeggiavano su una lupa che sembrava non essere entrata in campo (vedi la prestazione di Szczesny rientrante da un infortunio, non era meglio De Sanctis?) segnando 3 gol senza nessuna reazione da parte della squadra ospite, ed una seconda faccia concomitante con il secondo tempo dove la lupa è uscita fuori mentre i bielorussi sono andati felicemente al bar a festeggiare anzitempo. Gervinho e Torosidis ci hanno provato in tutti i modi, ma era già un’impresa segnare un gol in quello stadio freddo e sotto 3-0; sono riusciti a segnarne 2 e quasi la pareggiano a tempo quasi scaduto. Rialzati Roma!
Concluso il capitolo “italiane” vediamo le tre sorprese più importanti di questo turno
LE SORPRESE:
Arsenal-Olympiakos 2-3 -> i Gunners venivano da una trasferta disastrosa a Zagabria perciò erano chiamati a mostrare tutto il loro livello calcistico in una partita importante, ma non impossibile, contro i greci reduci dalla sconfitta 3-0 con il Bayern. Il primo tempo si chiude 2-1 per i greci grazie al vantaggio di Pardo, al pareggio di Walcott e all’autogollonzo del portiere dell’Arsenal Ospina. 45′ per recuperare, i giocatori inglesi si aspettano di ribaltare a loro favore il risultato con un convincente 3-2 finale partendo subito forte con il pareggio di Sanchez al 65′. In realtà non ci sarà neanche il tempo per esultare perchè al 66′ l’attaccante islandese Finnbogason fa 3-2 per i greci. La prossima sfida con il Bayern diventa preziosissima in termini di classifica. What’s happening Wenger?
Porto-Chelsea 2-1 -> come successo nella passata giornata, sono due le inglesi a perdere e solo una a vincere. La delusione stavolta è toccata ai blues di Jose Mourinho mentre la gioia ai giocatori del Manchester City. Sta di fatto che il calcio inglese non se la sta passando benissimo per ora in questa Champions, ma siamo sicuri che già dalla prossima giornata ci saranno riscatti importanti. Lo scontro di cuore tutto portoghese per il tecnico Mourinho porta alla vittoria la sua ex squadra che, nonostante le solite partenze estive tra cui l’addio di Jackson Martinez, riesce ad imporsi 2-1 sulla squadra di Roman Abramovich. La partita evidenzia una sorta di equilibrio tra le due squadre, con occasioni da ambedue le parti anche se numericamente a favore del Porto, cui si oppone un possesso palla maggiore per i londinesi. Il vantaggio lo firma Andre al 39′ mentre il pareggio del Chelsea arriva su un calcio di punizione siglato da Willian. In apertura di ripresa al 52′ la chiude Maicon. Saudade per il tecnico portoghese.
Astana-Galatasaray 2-2 -> ebbene sì state leggendo bene. I kazaki, matricola assoluta della Champions League, dopo aver stupito nei preliminari, dopo la sconfitta per 2-0 per mano del Benfica, in casa trovano il loro primo punto storico contro un Galatasaray che ha davvero fatto di tutto per non vincere questo match. Il vantaggio per i turchi di Kisa al 31′ faceva supporre un inizio di goleada, ma in realtà il Gala smetterà di segnare nella porta avversaria prendendo di mira la propria. Risultato? Due autogol cui si unirà per solidarietà anche il portiere dell’Astana autore anch’egli di un gol nella propria porta. Fortunatamente il match si conclude prima che altri giocatori potessero fare altri danni. Un 2-2 brutto, ma rimane comunque un punto che entra nella storia.
Da segnalare l’inaspettata sconfitta dell’Atletico Madrid contro il Benfica per 2-1 e la vittoria 3-2 del CSKA Mosca contro il PSV. A livello di classifiche occhio proprio al gruppo B dove PSV, Manchester United, CSKA e Wolfsburg hanno tutte 3 punti ed al gruppo A dove PSG e Real Madrid sembrano aver già ipotecato la loro qualificazione (6 punti per entrambe con Shakthar e Malmo ancora a 0).
I GIOCATORI TOP:
1) Robert Lewandowski – stato di forma eccezionale per la punta bavarese: 10 reti in una settimana sono un dato mostruoso. Decisivo nel 5-0 contro la Dinamo Zagabria con tre reti.
2) Munir El Haddadi – il giovanissimo del Barcellona entra al 63′ con la sua squadra sotto per 1-0 contro il Bayer Leverkusen. Nel giro di due minuti (80′ e 82′) serve due assist al bacio per le reti di Roberto e Suarez e partita ribaltata. Nuova stella canterana?
3) Filip Mladenović – come non citare la punta del Bate autore di una doppietta d’oro per la sua squadra. L’ex Stella Rossa di Belgrado gioca bene e chiude virtualmente la partita segnando il 2-0 e il 3-0 e regalando i 3 punti nonostante il tentativo di recupero giallorosso.