I “Bring Me The Horizon” sono un gruppo britannico formatosi a Sheffield nello Yorkshire, nel 2004 composto da
Oliver Sykes – voce del gruppo
Lee Malia – chitarra
Matt Kean – basso
Matt Nicholls – batteria e percussioni
Jordan Fish – tastiera, sintetizzatori e cori
Il gruppo nasce dall’idea di Matt Nicholls e di Oliver Sykes, decidendo di mescolare generi musicali ( grindcore, Death metal, emo e alternative metal ) e facendone uscire la “metalcore”.
La mia avventura milanese è iniziata venerdì 08-04 partendo dalla mia citta (Ancona), facendo 5 ore di treno per ritrovarmi nella capitale Lombarda dovendo partecipare al concerto dei “Bring Me The Horizon” che si è svolto all’Alcatraz (discoteca milanese) la sera stessa.
Arrivata in hotel ho subito chiesto al personale come arrivare nel locale dove si sarebbe svolto il concerto e dopo circa 30 minuti ero arrivata davanti alla location destinata all’evento.
Mi sono subito accorta che erano davvero tanti i partecipanti le età variavano dai 16 anni ai 40, io ho iniziato a fare la mia coda per l’ingresso, mi è stato dato un numero (609) e pazientemente ho aspettato il mio momento per entrare.
Dopo circa 5 ore di attesa, aver ascoltato discorsi di ogni genere, conosciuto persone che venivano da tutta Italia e non solo, aver subito spinte e gavettoni d’acqua fatti dai ragazzi che per far passare il tempo giocavano con tutti noi, verso le 18.30 qualcosa iniziava a muoversi e ci siamo tutti alzati in piedi muovendoci verso l’ingresso, alle 19:45 eravamo tutti dentro e cantavamo incitando la band di supporto ad intrattenerci e così è stato.
La band di supporto “Don Broco” dopo aver suonato per circa 45/50 minuti facendo scaldare il pubblico “per modo di dire” con un pessimo sound e con una cover nel finale del riff di Killing In The Name…
Il mio stato d’animo era alle stelle e la felicità che provavo nel momento in cui l’equipe tecnica posizionava gli strumenti e lì accordava, il mio cuore era un mix di sentimenti indescrivibili, le urla di gioia e i pianti fatti dalle ragazze che mi circondavano facevano in modo da rendere tutto il più reale possibile.
Alle 21:00 circa le luci di sono spente e il silenzio è sceso nella sala le mani alte al cielo e la musica parte donandoci più di un’ora di puro piacere musicale. Quando poi quelle luci si accendono, mostrando il logo del nuovo disco e poi una serie di parole, è il delirio, in quell’istante e i Bring Me The Horizon salgono sul palco.
In pochi istanti l’infermeria dell’Alcatraz si riempe subito di ragazze svenute.Il caldo, l’emozione e la ressa formatasi davanti al palco è sorprendente e purtroppo per alcune di loro il concerto è già finito, fra lacrime di disperazione.
Per chi rimane dentro, fra le prime file soprattutto la gioia è salita improvvisamente quando Oliver si avvicina alle transenne cercando di sfiorare alcuni fans che si trovando nelle prime file.
Noi del pubblico abbiamo cantato, ballato e urlato ogni canzone a memoria non perdendo neanche un secondo dello spettacolo datoci da questa band, Oliver Sykes con il suo timbro di voce inconfondibile ci ha donato momenti bellissimi.
Doomed
Happy Song
Go to Hell, for Heaven’s Sake
The House of Wolves
Chelsea Smile
Throne
Shadow Moses
Sleepwalking
True Friends
Follow You
Can You Feel My Heart
Antivist
Special Songs
Blessed With a Curse
Drown