Sì, l’innamoramento, quella cosa che più o meno tutti, in maniera più o meno forte abbiamo provato, e che ci crea tanti, tantissimi problemi è un fenomeno scientifico. Ma che cos’è? E’ una pulsione che scatena comportamenti e sentimenti più o meno intensi, caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo spesso scatenati da un’attrazione sessuale. Nel cervello si attivano tre stati mentali: attaccamento, amore romantico, e desiderio sessuale. Ognuno di questi stati ha una caratteristica, l’amore romantico l’esclusività, il desiderio sessuale la promiscuità, e l’attaccamento invece la vicinanza. L’innamoramento genera grande felicità come grandissimi dolori. Psicologi, scienziati, filosofi hanno speso milioni, miliardi di parole, ognuno con teorie differenti e conclusioni diverse. Personalmente credo che l’innamoramento sia il desiderio puro e semplice di avere una persona vicino, di affrontare le giornate con quella persona e di condivisione. Penso che si possano distinguere sesso e amore, ma tra quest’ultimo e la follia il passo è breve. Giusto stasera in tv c’è un programma “Amore Criminale”, che tratta di storie di relazioni finite con l’ossessione e quasi sempre l’omicidio del proprio partner. Ora mi chiedo come si può amare qualcuno che ci ferisce, letteralmente, che ci umilia, che ci toglie la libertà. E come si può dire di amare qualcuno, umiliandolo, punendolo e provando piacere del suo dolore? Questo articolo è aperto, dite la vostra, esprimetevi, come vedete voi l’innamoramento? Giustificate questi comportamenti? Li capite?
Alice Frattari