Nell’aula Carlo Urbani dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma si svolgerà il prossimo 14 maggio 2016 un interessante evento scientifico promosso dall’Associazione Italiana per la protezione della fertilità – AIPF – in collaborazione con la Sapienza Università di Roma; a presiedere il congresso, Donatella Caserta, ginecologa, membro del Consiglio direttivo dell’AIPF, insieme ai colleghi Massimo Moscarini, presidente, Nicola Colacurci, vice presidente, Antonio Colicchia segretario.
L’attenzione degli esperti sarà rivolta all’aspetto clinico, all’impatto psicologico della malattia e al supporto psicologico della paziente: dal counseling terapeutico, alla cura della paziente oncologica, fino all’identificazione delle nuove strategie terapeutiche a sostegno della qualità della vita della donna affetta da un tumore ginecologico. Nello spirito dell’Associazione italiana protezione della fertilità, fondata e presieduta dal prof. Massimo Moscarini, un occhio particolare verrà rivolto al tema della preservazione della fertilità delle pazienti oncologiche che a causa della malattia e delle cure invasive, rischiano di veder infrangersi il sogno di diventare mamme.
A differenza di quanto registrato per gli uomini, per i quali l’incidenza dei tumori, tra il 2006 e il 2010 è diminuita del 2,8% all’anno, i casi di tumore tra le donne restano ancora stabili: in pratica circa 5 casi ogni mille donne e 2,5 decessi ogni mille donne. Notevoli e promettenti, invece, i progressi delle terapie negli anni, che hanno permesso di ottenere importanti risultati sulla mortalità, che negli ultimi 10 anni è invece in costante e regolare diminuzione.
Il tipo di tumore femminile più comune resta quello della mammella (29%), che nel 45% dei casi colpisce donne d’età inferiore ai 40 anni, con circa 2400 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Il tumore alla mammella è seguito dai tumori del colon-retto (14%), del polmone (6%), del corpo dell’utero (5%) e della tiroide (5%).