Intervistare Gianfranco Sgura è come ricevere uno di quei potenziali privilegi da degustare, si spera, in un futuro prossimo, quando cioè potrai dire di essere stato uno dei primi ad aver fatto un’intervista ad un artista come lui. Gianfranco oltre ad essere un caro amico è anche un giovane cantante di venti anni, cresciuto nella città di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi. Il mio augurio più sincero è quello di poter vedere realizzati tutti i suoi sogni e di poter ascoltare la sua voce in ambienti e contesti illustri.
Per poter essere un giorno un artista affermato hai bisogno di insegnanti che ti guidino e ti insegnino in base alle loro esperienze. Chi sono stati i tuoi mentori?
Ho avuto la fortuna di studiare con insegnanti molto preparati, tra cui Vittorio Matteucci, Luca Pitteri, Vincenzo Albano, Fio Zanotti, Francesco Di Nicola, Grazia Di Michele. Attualmente studio all’Accademia “Percentomusica” a Roma con Claudia Arvati, un’artista pazzesca che lavora con i big della musica, e al contempo proseguo i miei studi universitari in “Arti e Scienze dello Spettacolo” alla Sapienza
Come è nata la passione per il canto?
Ho iniziato a cantare ancor prima di imparare a parlare! Alle scuole elementari ricordo che ero circondato da bambini che volevano fare gli astronauti, i calciatori, gli scienziati, e io invece sognavo già di riempire gli stadi e cantare sui palchi più importanti; tutto questo davanti ad uno specchio con in mano una spazzola. Soltanto pian piano, però, è cresciuta la consapevolezza di potercela fare per davvero, di fare della musica il mio lavoro. Dopo la maturità classica, decidere di buttarsi a capo fitto nella musica per me è stato relativamente facile, perché più che è una scelta, era ed è un bisogno che non potevo ignorare. Così per avvicinarmi al mio sogno, a 18 anni mi sono trasferito a Roma. Non seguire la musica sarebbe stato come privarmi della possibilità di espressione. Insomma, rischioso o no, non avrei potuto prendermi in giro. Sapevo e so benissimo cosa voglio dalla mia vita.
Per quanto riguarda la tua “prima volta” in TV cosa hai da dire?
Poco tempo fa, al mio bagaglio di è aggiunta un’esperienza indimenticabile: ho duettato con Arisa su Rai 1 nel programma “Senza parole”. È stata un’emozione immensa ed inaspettata. Non smetterò mai di ringraziare mia mamma e la mia migliore amica per la sorpresa, Arisa, Antonella Clerici e tutto lo staff della Rai.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Tra i miei progetti per il futuro prossimo, c’è quello di continuare a studiare, ma studiare tanto. Non ci si può improvvisare cantanti! E poi, di mio, sono una persona estrem
amente perfezionista e pretendo per i miei studi. Per il resto, preferisco tacere le mie aspettative e altri progetti! Sono scaramantico! Il 28 di questo mese intanto vi aspetto tutti in Piazza Sant’Antonio a Ceglie Messapica per trascorrere insieme una serata all’insegna della musica.
Quali sono i tuoi artisti preferiti e a chi ti ispiri?
Musicalmente mi piacciono moltissimi artisti da Bublè a Jessie J, da Arisa a Tiziano Ferro, da Ella Fitzgerald ad Adele, ma non mi ispiro a nessuno in particolare. Se noto però in loro qualcosa che vorrei saper fare anche io, mi metto subito al lavoro per riuscire a raggiungere l’obbiettivo.